Daniel Tubau è scrittore, come si può dedurre dall’esistenza di No tan elemental (Non così elementare). Ma questa è solo una delle sue professioni. Altri titoli, come Las paradojas del guionista (I paradossi dello sceneggiatore) o El guión del siglo 21 (La sceneggiatura del XXI secolo), rimandano al mondo dell’audiovisivo e, in effetti, sappiamo che è stato sceneggiatore e regista di programmi e serie, nonché insegnante di sceneggiatura e letteratura.
Alcuni testimoni affermano di averlo visto svolgere queste attività non solo in Spagna, ma anche in Argentina, a Cuba e nella Repubblica Dominicana. Ma come si spiega il fatto che abbia pubblicato anche libri di fantascienza (Recuerdos de la era analógica/Ricordi dell’era analogica) e di ricerca storica (La verdadera historia de las sociedades secretas/La vera storia delle società segrete)? E che dire dei suoi più di cento siti web su qualsiasi tema possibile e immaginabile? Eppure in Nada es lo que es (Niente è ciò che è) Tubau mette in discussione la nozione di identità. Forse non siamo sulla strada giusta. Dobbiamo sicuramente leggere No tan elemental per risolvere questo piccolo mistero.